La cellulite può fare la sua comparsa o peggiorare nei nove mesi di gravidanza. Perché? Che cosa si può fare per ridurre questo ‘odiatissimo' inestetismo?
Che cos'è la cellulite?
E' un'infiammazione del tessuto adiposo, a livello del derma e anche più in profondità fino all'ipoderma.
Alla fine del processo infiammatorio, quel che resta in superficie è l'odiosa pelle a buccia d'arancia che abbiamo imparato a conoscere dai tempi dell'adolescenza.
La cellulite, come le smagliature, dipende dalla predisposizione genetica. E' vero però che in gravidanza si aggiungono altri fattori e cioè: il peso che si accumula nei nove mesi e che fa aumentare la massa adiposa; il peso del pancione, che ostacola il ritorno venoso e linfatico provocando ristagni soprattutto a livello delle cosce; le variazioni ormonali dei nove mesi, per la stretta correlazione fra estrogeni, grasso e cellulite. Infine, la tendenza a condurre una vita più sedentaria.E' importante praticare una regolare attività fisica, che è il principale fattore che induce la lipolisi. Sono perfette, in particolare, tutte le attività di tipo aerobico, come nuoto, cyclette o semplici camminate, da fare tutti i giorni per almeno mezz'ora (anche in gravidanza, basta semplicemente non affannarsi).
Inoltre bisognerebbe limitare l'aumento del peso, per non ritrovarsi inutili accumuli adiposi. E ancora: bisogna evitare indumenti stretti, che ostacolano il ritorno venoso come pantaloni aderenti, gambaletti o autoreggenti con l'elastico stretto; sì invece ai collant a compressione graduata (se non fa molto caldo). E' utile anche usare scarpe comode che fanno lavorare la pompa plantare (quella che spinge il sangue verso l'alto): il tacco ideale è 3-4 cm.
Bisogna bere in abbondanza per aiutare a liberare gli spazi intercellulari dai liquidi ristagnanti e ridurre il più possibile il sale e i cibi salati, poiché peggiorano la ritenzione idrica. Inoltre bisogna aumentare invece il consumo di fibre, che favoriscono lo smaltimento delle scorie.
Per combattere la cellulite bisogna fare ogni tanto un massaggio linfodrenante, che aiuta a drenare i liquidi ‘intrappolati' negli interstizi cellulari, che poi che poi vengono smaltiti attraverso il sistema linfatico.Per quanto riguarda le creme, non bisogna usare quelle contenenti ormoni tiroidei o iodio, che possono interferire con il metabolismo tiroideo, le altre si possono usare anche in gravidanza poiché non hanno effetti teratogeni.
Vi sono prodotti a base di a base di ippocastano, centella asiatica, ananas, rusco, che migliorano un po' la circolazione superficiale e levigano la pelle.
Dopo la fine dell'allattamento per migliorare la situazione "cellulite" si può ricorrere ai massaggi seguiti da cataplasmi come fanghi alghe alginati oli essenziali e fiale lipolitiche con tempo di posa sotto termosauna che amplificano l 'effetto modellante e riducente del massaggio.